A seguito degli accordi trilaterali (USA – Egitto – Israele) di Camp David del 17 settembre 1978, confermati dal Trattato di Pace del 26 marzo 1979, Israele restituiva all’Egitto il territorio della penisola del Sinai, occupato nella guerra del 1967. Nel 1981 fu ratificato un protocollo al predetto trattato che prevedeva la costituzione della Multinational Force and Observers (M.F.O.). Il 25 aprile 1982 la forza si insediò ufficialmente nell’area.
Il finanziamento della forza è garantito dalle tre Nazioni firmatarie degli accordi di Camp David: Egitto, Israele e Stati Uniti. Il contributo di personale e mezzi è fornito da 13 Nazioni: Australia, Canada, Colombia, Francia, Isole Fiji, Italia, Norvegia, Nuova Zelanda, Repubblica Ceca, Ungheria, Olanda, USA e Uruguay. Altre nazioni, Danimarca, Finlandia, Germania, Giappone, Norvegia e Svizzera partecipano, in percentuali differenti, fornendo un contributo in denaro.
La M.F.O. fa capo ad un Direttore Generale (DG) con sede a Roma, l’Ambasciatore David M. Satterfield. Dal DG dipende il Comandante della Forza che, dal marzo 2014, è il Maggiore Generale dell’Esercito Canadese Denis Thompson. La M.F.O. è insediata nella fascia orientale della penisola del Sinai con due basi principali: una a nord, a El Gorah, ed una a sud, a Sharm El Sheikh. Il compito della forza è quello di supervisionare sul rispetto e l’attuazione delle disposizioni di sicurezza stabilite nel trattato di pace tra Egitto e Israele, osservando, verificando e riportando ogni possibile violazione al trattato stesso. La presenza costante degli assetti M.F.O. all’interno dell’area di responsabilità, inoltre, ha il fine di consolidare un comune sentimento di fiducia tra le parti che consenta di costruire e mantenere una pace duratura.
La partecipazione Italiana alla M.F.O.
L’Italia partecipa a questa forza fin dalla sua istituzione con personale e mezzi della Marina Militare. Attualmente presso il porto di Sharm El Sheikh, dove ha sede la Coastal Patrol Unit della M.F.O., sono presenti tre Unità Navali da pattugliamento costiero e complessivamente 78 uomini, che costituiscono il Decimo Gruppo Navale Costiero (Comgrupnavcost 10) La presenza di almeno tre navi della classe Esploratore (Esploratore – Sentinella –Vedetta – Staffetta) assicura la missione assegnata all’Italia dalla M.F.O..
Il Decimo Gruppo Navale Costiero è composto da 78 uomini suddivisi tra:
- Gruppo a terra con compiti logistico/amministrativi e di supporto alla componente navale;
- 3 Unità Navali classe Esploratore (attualmente P 405 Esploratore – P406 Sentinella – P407 Vedetta) ormeggiate presso la base navale italiana (Coastal Patrol Unit) nel porto di Sharm El Shikh.
Il compito principale dei pattugliatori costieri della Marina MIlitare, unica componente navale della MFO, è quello di assicurare la libera navigazione ed il transito nello stretto di Tiran e nel Golfo di Aqabah, in aderenza a quanto previsto dall’articolo 5 del trattato di pace tra Egitto ed Israele, fornendo supporto navale alle operazioni della M.F.O.. La missione tipo consiste nel pattugliare l’area di responsabilità, osservare e riportare il traffico marittimo/navale e dei velivoli militari e di segnalarne qualsiasi comportamento illecito. Inoltre le Unità svolgono altri compiti che si possono definire istituzionali per la Marina Militare italiana, quali fornire supporto alle autorità locali nelle operazioni di ricerca e soccorso in mare e tutelare l’ambiente marino.
Le navi del Decimo Gruppo Navale Costiero pattugliano le acque prospicienti la penisola del Sinai per oltre 200 giorni l’anno , mantenendo inoltre sempre almeno un’unità pronta a muovere in due ore. Dal 1982 ad oggi, le navi hanno percorso circa 500.000 miglia nautiche ed effettuato oltre140.000 ore di pattugliamento nello stretto di Tiran e nel Golfo di Aqabah